L’industria dell’agricoltura e il turismo sono parte integrante dell’economia del meridione d’Italia e lavorano a stretto contatto. Per quanto riguarda l’agricoltura, sappiamo che Il mercato delle olive e dell’olio derivato è come ogni anno in mutazione. Gli alberi stessi hanno subito cambiamenti continui a causa delle malattie che stanno colpendo le campagne Pugliesi. Inoltre gli ulivi stanno incontrando contemporaneamente lo sradicamento da parte del progetto TAP. La produzione agricola quest’anno però, è in aumento rispetto all’anno scorso. Questo non ci deve ingannare: la campagna olearia dello scorso anno infatti è stata una delle peggiori degli ultimi 20 anni.
La cosa sconcertante è che, nonostante l’incremento del raccolto e della resa, le stime restano ancora lontane da quelle di un’annata olearia ordinaria. Per quanto riguarda il turismo, negli ultimi anni si è registrato un aumento del 10% del flusso turistico, determinato dalla nascita di nuovi agriturismi, che, comportandosi con pieno spirito meridionale, accolgono come una grande famiglia i visitatori offrendo loro olio e prodotti della terra. Proprio per questo bisognerebbe dedicare fondi per il mantenimento delle terre coltivabili e supportare le industrie agricole, aiutando così le piccole aziende e incentivando il turismo. Come abbiamo visto però, la produzione agricola sta incontrando una fase difficile e nonostante tutto la pubblica amministrazione concentra le sue risorse in progetti di multinazionali, ignorando il piccolo imprenditore. A questo punto dovremmo chiedere a chi ci governa: bisogna fare gli interessi degli italiani, o quelli dell’Europa?
Alberto Cagnazzo e Sara Parente 3° A – B Inf.
È bello curare l’ambiente