La virtualizzazione della vita in tutti i suoi aspetti porta a chiedersi se la realtà sia vera o frutto della nostra immaginazione. Anche lo sport sta mutando la sua fisionomia: al giorno d’oggi gli impegni lavorativi o scolastici prendono il sopravvento sulle passioni sportive. Ogni attività svolta è finalizzata più a un progetto futuro, che al piacere personale. Questa tendenza verrà esaltata dall’introduzione della realtà aumentata. Oggi l’unico modo che ha un atleta per comunicare ciò che prova sul campo è descriverlo attraverso le parole. Con l’introduzione dei Google Glass o degli Oculus Rift sarà possibile vivere direttamente la sua esperienza. Inoltre il coach, attraverso l’impiego di questi strumenti, potrà prevedere mosse avversarie e suggerire all’atleta tattiche di gioco. In questo modo, il giocatore, essendo avvantaggiato, perderà gradualmente le reali abilità che richiede lo sport sia dal punto di vista fisico che logico. Tuttavia è necessario saper impiegare la tecnologia, conservando l’autenticità dello sport.
Grazia D’Ambruoso, Paola Locorotondo, Alessia Lomartire, Miriana Topputi, Cristiano Mezzapesa
classe IV CS