Francesca ha soli 14 anni, è di Varese, abusata sessualmente dal suo patrigno. Poco più di una bambina, strappata la sua infanzia, la sua adolescenza.
Adanira, comprata nel 2008, in Kosovo e portata in Bagheria, dove per oltre un anno è stata trattata come una schiava da coloro che dovevano essere i suoi genitori. Due mila euro per salire in auto, direzione Italia: ecco il valore della sua vita.
Bambini soldato, più di 250 mila, torturati, stuprati, drogati e schiavizzati per combattere in guerre armate. Si tratta di bambini di appena otto anni, destinati alla costruzione di armi e ordigni esplosivi, reclutati da gruppi armati per condurre attacchi suicidi.
Potrei far riferimento a tantissimi altri casi, purtroppo questo fenomeno è in larga diffusione. Spesso, le violenze sui bambini, vengono commesse da persone, di cui si dovrebbe avere fiducia: genitori, insegnanti, compagni di classe. I bambini sopposti alle violenze, spesso restano in silenzio: paura di essere giudicati, vergogna per gli atti subiti, mancanza di autostima o addirittura molti di loro si sentono quasi colpevoli di ciò che hanno subito. Tutte sensazioni che provano e idee che possono portare a gesti estremi, come il suicidio. La violenza genera violenza! Infatti i bambini vittime di violenze, in età adulta, hanno maggiori probabilità di diventare loro stessi autori. La nostra società e la nostra cultura è in continua evoluzione ma purtroppo ciò che viene a mancare è un valore fondamentale: il rispetto. Senza di esso, Francesca, Adanira e tantissime altre vivranno nella loro solitudine, cerchiamo di non renderli indifesi.
Silvia Diurno 3O