L’ addio a Stephen Hawking
LA SCOMPARSA DEL RIVOLUZIONARIO DELLA COSMOLOGIA
“La disabilità non mi ha impedito di essere felice”
La scienza piange la perdita di un grande astrofisico: Stephen Hawking, perché non solo ha contribuito alla comprensione dell’ universo con le sue ricerche e teorie, ma ha anche rappresentato la forza e il coraggio di non arrendersi mai.
È morto mercoledì 14 Marzo all’ età di 76 anni, ma quando ne aveva solo 21, i dottori, in seguito alla scoperta di una malattia degenerativa, gli avevano detto, sbagliandosi, che gli restavano solo 2 anni.
Da qui la veloce corsa alla laurea, ai suoi studi che non ha mai abbandonato. Ha proseguito con tenacia anno, dopo anno.
In una intervista diceva: “Per quanto la vita possa sembrare brutta, c’ è sempre qualcosa che si può fare.
La disabilità non mi ha impedito di avere una vita piena e gratificante”.
Ha viaggiato, ha scritto libri, ha tenuto conferenze anche in Italia attraverso strumenti tecnologici, come il sintetizzatore vocalico che gli permetteva di comunicare i progressi nella scienza ottenuti grazie ai suoi studi.
Ovunque sia andato, è stato visto non solo come scienziato ma come leggenda: non si è arreso mai davanti a niente.
LORENZO ROTOLO 2H