I diritti sono leggi che permettono ai minori di poter essere protetti e di avere un’infanzia serena e felice. La Convenzione ONU sui diritti dell’ infanzia fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e delle Comunità Internazionali nei confronti dell’infanzia. Tutti I paesi del mondo ad eccezione degli Stati Uniti, hanno ratificato questa Convenzione. La Convenzione è stata confermata dall’Italia Il 27 maggio 1991. I diritti dei minori sono garantiti da leggi e regolamenti che uno Stato ha in vigore nel testo chiamatosi “Costituzione”, un libro che ne regola le norme, da Enti e associazioni tra cui l‘UNICEF che ha il compito di favorire l’applicazione della convivenza nel mondo. L‘UNICEF,da sempre accanto ai diritti di base dei più giovani, si è impegnata a difendere i bambini, ovunque e in tutte le situazioni, lottando per il diritto di vivere. Essi consistono nella possibilità di godere del tempo libero, avere la libertà della parola, accedere all’istruzione, di avere un infanzia sana e felice. Inoltre i diritti non possono essere separati dalle nostre responsabilità e dei nostri doveri verso gli altri.
La Convenzione delle Nazioni Unite esprime il punto di vista dei diritti, ma non possiamo dimenticare la prospettiva dei doveri. Tradizionalmente, i minori erano ritenuti incapaci di sostenere i propri diritti, perché privi di parola. L’autorità dei genitori, sopratutto la potestà materna, erano quasi indiscutibili. Successivamente i bambini hanno cominciato ad essere tutelati. La prima Carta Internazionale Sui Diritti dei Minori ha messo in gran risalto l’idea di una particolare protezione da offrire in considerazione della debolezza di bambini ed adolescenti rispetto al mondo degli adulti che li circonda. Nel 1924 la Dichiarazione di Ginevra, riassumeva la tutela giuridica del minore facendo riferimento a cinque principi corrispondenti ad altrettanti diritti: il diritto a sviluppare il fisico e la mente, ad essere nutrito , curato, aiutato se orfano. Un diritto inalienabile è quello alla vita che ogni essere umano “possiede“. Altri diritti molto importanti sono il diritto alla salute, all’istruzione, ad un nome e alla parola, nel senso di libera espressione del pensiero. Il diritto che ha suscitato un interesse particolare è stato quello alla relazione con gli altri. Viviamo in un mondo dove c’è chi veste in modo differente da noi, chi ascolta una musica o si diverte in un modo originale rispetto al nostro, chi ha possibilità economiche maggiori delle nostre. Sopratutto tra giovani si formano gruppi composti da ragazzi che si regolano ad un modello ben definite e per far parte di una compagnia, spesso è necessario adattarsi, invece per chi vuol mettere in risalto il proprio carattere rischia di essere escluso e di di rimanere isolato. Secondo me, quando si esclude una persona o è la persona ad escludersi, potrebbe sembrare una cosa negativa, ma per rimanere se stessi è preferibile andar da solo per la propria strada, piuttosto che unirsi ad un gruppo solo per il piacere di esserci.
Il diritto che li racchiude tutti è quello alla FELICITÁ.
De Nicolo Maria Lucrezia, 1^ O